Il Northern Soul. Storia di una rivolta.

di Annalisa Volpintesta e Roberto Tabacchini

"Soul is like electricity. We don't really know what it is, but it's a force that can light up a room."
(" Il Soul è come elettricità. Non sappiamo davvero cosa sia, ma è come una forza che può illuminare una stanza.") RAY CHARLES

Northern Soul è un termine che in origine stava ad indicare quel tipo particolare di soul music diffusosi a partire dalla seconda metà degli anni sessanta soprattutto nel Nord dell'Inghilterra.
Fu Dave Godin, giornalista del "Blues and Soul" magazine, ad usarlo per la prima volta.
Dave notò infatti che i supporters delle squadre di calcio del Nord che, in trasferta a Londra, si recavano nel suo negozio di dischi avevano dei gusti completamente diversi dai suoi clienti del sud. Per aiutarli a trovare più facilmente quello che cercavano, Dave iniziò a raccogliere i dischi che potevano loro interessare in un box apposito che identificò con l'etichetta "Northern Soul".
Dave visitò poi alcuni dei più conosciuti soul club del Nord: c'era un' atmosfera del tutto diversa da quella che aveva respirato nei club del sud. Nel 1970 Godin scrisse due articoli sull'evoluzione della soul music e sulla sua diffusione nel Nord del paese: fu allora che parlò esplicitamente di Northern Soul, coniando così quel termine che da lì in poi avrebbe indicato non solo un genere di musica ma un vero e proprio stile di vita.
Tutto iniziò quando, tra gli anni cinquanta e Sessanta, il soul americano prodotto dalla Motown cominciò a diffondersi in Inghilterra e soprattutto a Londra dove era più forte la presenza dei "neri" (governativi americani, caraibici e anche africani). Ben presto si stabilì un legame, rimasto inalterato negli anni, tra la musica nera e parte dei giovani proletari inglesi, i Mods.
Da molti considerati come gli eredi spirituali di quelli che, durante gli anni quaranta, si erano autoproclamati modernisti per differenziarsi dai cosiddetti Trads (tradizionalisti) devoti al jazz classico di New Orleans, i Mods amavano la qualità e ciò finiva inevitabilmente per condizionare anche i loro gusti musicali. Sotto questo aspetto la soul music li soddisfaceva in pieno: era nuova ed era il miglior suono in circolazione. "per la prima volta in assoluto i Mods misero in pratica uno stile di vita 24 ore su 24 che ruotava intorno a moda, musica, droga (utilizzata per ballare tutta la notte nei soul club. N.d.a.) e modo di presentarsi . Non bisogna dimenticare che i Mod provenivano dal proletariato e possedevano tutta la furbizia di che nasce per strada. Non si opposero alla società, si limitarono ad ignorarla […] "(Paolo Hewitt, "Mods, l'anima e lo stile").

La loro richiesta di musica e di abiti favorì la nascita di una vera e propria industria rivolta ad una clientela giovane mentre in tutta Londra diventavano sempre più numerosi Club in cui ballare sulle note della dolce musica soul. Nel 1963 le telecamere del programma televisivo Ready steady Go ! portò i Mods in Tv. Fu l'inizio del declino. Ai modernisti originali disgustava il modo in cui quello che per loro era un vero e proprio stile di vita - con tutto quello che questo implica - era stato spettacolarizzato e commercializzato. Era arrivato il momento di farsi da parte.
Quasi contemporaneamente (siamo nella seconda metà degli anni Sessanta) i Mods del nord Inghilterra, che ancora conservavano lo spirito del modernismo delle origini, davano vita alla scena Northern Soul mentre il Sud cominciava ad avvicinarsi sempre di più al funk.
Il centro della nuova scena divenne inizialmente il Twisted Wheel, un locale di Manchester aperto nel 1963 dove era possibile ascoltare e ballare soul music ma anche r'n'b. Il Wheel chiuse nel 1971 mentre nel 1973 apriva il Casino di Wigan, che avrebbe determinato importanti cambiamenti all'interno del Northern. Complessivamente al Nord la mercificazione dello stile di vita mod provocò come reazione la riappropriazione di quello che i media avevano ormai reso solo una moda mentre l'abbandono da parte soul music americana della originaria crudezza, per suoni ormai levigati e commerciali, portò alla ricerca di sonorità sempre più inusuali e difficili da reperire.
Alcuni DJ iniziarono così a viaggiare per gli Stati Uniti alla ricerca di incisioni oscure o sconosciute realizzate da etichette minori come la Okeh, la Cameo Parkway, Ric Tic e Revilot.
Fu così che, in club come il Twisted Wheel, il Torch a Stock-on Trent e il Casino di Wigan, i classici suoni della Motown, della Stax e dell' Atlantic vennero gradualmente rimpiazzati dalle nuove scoperte dei DJ diventando a loro volta dei classici. Uno degli aspetti fondamentali del Northern Soul fu proprio il fatto che non lo si potesse ascoltare per radio o in un normale club e chi voleva farlo doveva necessariamente andare ad un All- Nighter. In tal senso l'industria musicale, non avendo mai compreso fino in fondo il Northern Soul, non è riuscita a controllarlo del tutto facendo sì che diventasse uno dei più significativi movimenti underground, rispetto al quale lo sviluppo della scene rave degli anni ottanta presenta numerosi punti in comune.
Le caratteristiche di un brano Northern erano simili a quelle di un pezzo Motown: velocità (up-tempo), bit in 4/4, stacchi della sezione fiati, cori, linee di basso spesso ripetitive ma complesse, chitarre ritmate e asciutte creavano dei ritmi ossessionanti ed irresistibili. I club erano stracolmi di gente e chi c'era racconta di un'atmosfera incredibile. Un pezzo riscuoteva successo non solo perché era sconosciuto ma anche perché faceva ballare e quando ciò non accadeva i dj non esitavano a sostituirlo. Si ballava in cerchio o sparsi e - una novità per l'epoca- non in coppia. i battiti delle mani accompagnavano il ritmo del pezzo mentre ci si muoveva da un capo all'altro della pista. C'erano due modi principali di ballare: una combinazione di passi più o meno fissa e una che gli aggiungeva figure acrobatiche come il Crazy Legs (ripreso poi dalla Breakdance) o l' Arabian (si gira su se stessi con una mano a terra e le gambe in aria come un elicottero).

Buona regola era quella di evitare di portare qualsiasi bevanda che, cadendo sulla pista, potesse ostacolare il ballo mentre si sarebbe diffusa in seguito l'abitudine di buttare del talco sulla pista per scivolarci meglio. Anche gli abiti dovevano agevolare i movimenti così i frequentatori del Wheel o del Casino non vestivano più con Levi's sta-prest o camice attillate ma con pantaloni piuttosto larghi e T-shirt. Abbastanza diffuse erano anche le scarpe con la suola di pelle e borse tappezzate con piccole toppe dei vari club che contenevano fazzoletti e abiti di ricambio.
Sotto questo aspetto è evidente la differenza tra i Mods e i cosiddetti soul boys. Questi ultimi finirono infatti per rappresentare una vera e propria sottocultura, parallela a quella dei Mods, diventando, con le loro evoluzioni sorprendenti e la loro passione per il ballo, i protagonisti degli All-Nighter. Dice Ady Droasdell, dj del 100 Club, di come ogni settimana si inventasse un nuovo ballo per cui, alla fine degli anni sessanta, si può dire che l'evoluzione fosse garantita.
All'inizio degli anni Settanta lo stile si adattava perfettamente alla musica perché, una volta entrati nel vortice, ognuno sviluppava i propri passi di danza. I ballerini si muovevano su piste di legno luccicanti, le urla dei presenti riempivano il locale e l'unico posto in cui scappare dal ritmo battente era il bagno, dove era facile vedere qualcuno sciacquarsi o mettersi dei vestiti puliti per poi tornare a ballare. Alla fine della serata la condensa gocciolava sul parquet e, con le prime luci dell'alba, i locali a poco a poco si svuotavano.
Si decideva finalmente di tornare a casa, come una società segreta, che si svegliava quando le persone normali andavano a dormire.
Uno degli aspetti più controversi del movimento riguarda però il consumo di droga, anfetamine soprattutto, utile per riuscire a stare svegli e ballare tutta la notte. Procurarle era relativamente semplice e i furti nelle farmacie erano piuttosto frequenti. La polizia cominciò allora delle vere e proprie incursioni nei club durante le quali, in base ai racconti dei presenti, cacciavano via tutti e prelevavano campioni di urine per verificare la presenza di droga. A un certo punto per i club divenne quasi impossibile ottenere la licenza e allo stesso Twisted Wheel fu negato il rinnovo.
Tuttavia, a prescindere da quello che ciascuno può pensare riguardo quest'ultimo aspetto, il Northern Soul è stato - ed è - una delle forme musicali più affascinanti e durature che siano mai esistite e ciò perché non fu semplicemente un genere ma costituì, e costituisce ancora, parte di uno stile di vita.
Il Northern era continua ricerca di quello che poteva essere nuovo, eccitante e liberatorio, era il sentirsi parte di qualcosa, era una sfida alle convenzioni sociali e culturali esistenti.
Il Northern Soul era ed è tutto questo e molto di più, è una fede, una vera e propria fede, a prescindere da tutto e da tutti… "Keep the faith", e meglio non si potrebbe dire.

www.soul-a-go-go.demon.co.uk
http://www.arcanalibri.it/nuove_u/mods.html

 
 
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