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Populous
Si, esatto, Populous è "quello italiano che incide
per la Morr Music". Purtroppo in Italia non riusciremo
mai, probabilmente, ad uscire da certi atteggiamenti esterofili
e provinciali, col rischio - nel caso di Populous - di perdere
di vista, o di far passare in secondo piano, quello che in fondo
dovrebbe essere il principale motivo di interesse nei suoi riguardi:
la musica.
Andrea Mangia aka Populous è appena tornato sulle
scene col suo secondo disco, "Queue for love". Un
lavoro che rispetto all'esordio "Quipo", presenta
delle sostanziose novità: innanzitutto l'uso della voce
(quella di dose one - ex cLOUDDEAD - e di Matilde degli StudioDavoli)
in alcuni pezzi, poi l'inserimento di chitarre (tra gli ospiti
anche Jukka dei Giardini di Mirò) e - in generale - una
tendenza a contaminare il suo hip hop elettronico con suoni
analogici, "caldi"
perché dei dischi
fatti col solo laptop non se può più!
di: Daniele Lama
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In
questo nuovo disco hai deciso di inserire delle voci. Sentivi
che alla tua musica mancasse qualcosa? Pensavi che in questo
modo sarebbe diventata più "comunicativa"?
Qual è stato il motivo di questa scelta, e come è
nato il rapporto con i due vocalist (dose one e Matilde Davoli)?
La presenza delle voci è solo una parte del processo
di umanizzazione che ho dato al sound. Ero alla ricerca di qualcosa
che suonasse più organico e
reale. Quindi si, lo
scopo era rendere tutto più comunicativo. La presenza
di Matilde era d'obbligo: siamo amici, conterranei e ci stimiamo
reciprocamente. Collaborare è stata una cosa del tutto
naturale. Mentre Dose è un amico di Thomas, che ha fatto
da gancio. Lavorare con lui è stato un sogno. È
una gran bella persona, gentilissima ed iper-creativa. Un mito.
C'è un pezzo molto simpatico, nel disco, "Dance-hall
nostalgia". Cos'è? La confessione di un passato
trascorso tra dance-hall reggae sulle spiagge del tuo Salento?
Un omaggio alla tua terra? Un pezzo dedicato ai tuoi amici che
cercano ogni volta di smuoverti dal tuo laptop per cercare di
portarti a ballare "lu reggae"?
Sarei un bugiardo se ti dicessi che alle dance-hall non ci vado.
Però è anche vero che non sono un fissato. Vado
a quelle feste quasi esclusivamente d'estate e spesso finisco
per associare le due cose. Per cui il titolo reclama nostalgia
per la bella stagione in genere più che per il reggae
in senso stretto.
E "Drop City", invece? È un omaggio all'era
della "blaxploitation"?
Magari potessi fare un omaggio alla blaxploitation!! Tempo fa
ricordo d'aver letto di drop city, che era il nome di una vecchia
comune hippy e ricordo anche d'essermi chiesto che musica ascoltassero
gli abitanti mentre morivano di epatite. Ed è venuto
fuori il pezzo
Ragioniamo per assurdo: domani sera ci sono ben quattro concerti
a Lecce. Kraftwerk, N.E.R.D., DJ Shadow e A Tribe Called Quest:
chi vai a vedere?
Uhmm
sarei indeciso fra N*E*R*D* e i Tribe, anche perché
degli altri due non è che poi sia un grande fan. Comunque
alla fine penso che Pharrel vincerebbe. "Fly or die"
è una delle cose più belle che io abbia mai ascoltato.
Generazionale !!
La Morr Music, dopo un inizio fulminante, in cui sembrava
dovesse diventare il nuovo punto di riferimento tra le etichette
discografiche europee, sembra essersi - negli ultimi tempi -
un po' "appiattita". Non trovi? A parte il tuo (eheheh),
quali sono stati gli ultimi dischi targati Morr che ti sono
veramente piaciuti?
Non saprei
chiaramente c'è una linea che Thomas
(Thomas Morr, boss dell'etichetta. N.d.r.) predilige, ma credo
sia anche per via delle richieste dei fruitori. Cioè,
la gente che compra Lali Puna molto probabilmente comprerà
anche Styrofoam, Go Find, ms John Soda ecc. Però ci sono
anche altri artisti che portano il suono Morr su altre direzioni.
Tied + Tickled Trio, Kenny + Gibbard, Sole ed Fs Blumm (a proposito,
il suo disco m'è piaciuto moltissimo). Io stesso non
mi sento allineato a "certi" stilemi.
So che uscirà presto un tuo video. Di quale pezzo?
Ce ne parli?
Il video di "My winter vacation" l'ha prodotto Rosso,
un graphic designer napoletano. La scorsa estate ci siamo conosciuti
al festival Interferenze e abbiamo scoperto di amare gli stessi
dischi, gli stessi film e gli stessi video. Il clip sarà
un trip, un perfetto supporto al rapping allucinato di Dose.
Le voci, le chitarre
ascoltando "Queue for love"
sembra di intuire che il solo laptop cominciava a starti stretto
è così?
Decisamente stretto. F-a-n-c-u-l-o i computers!
Questo nuovo approccio avrà delle ripercussioni anche
sulle tue esibizioni live? Come saranno i tuoi prossimi concerti?
Ci sono già delle date?
C'è aria di cambiamento anche per i live. Prima di tutto
non sarò più solo: Matilde ha accettato di prendere
parte al progetto e s'è discusso di fare qualcosa in
stile cocorosie-folk. Di sicuro, per ora, ci sono solo delle
date estive, che credo useremo come "test-show".
Nel complesso ho l'impressione che questo disco, rispetto
al precedente, abbia un'atmosfera più romantica. Mi sbaglio?
"Canoe canoa", ad esempio, dev'essere per forza dedicata
ad una ragazza
Ah! Di quel pezzo vorrei farci un video usando l'immaginario
che m'ha ispirato: i ricordi adolescenziali che ho della Grecia.
Un ragazzo e una ragazza sono sulle loro canoe, s'incontrano,
si conoscono e poi si amano in una grotta dall'acqua verde.
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