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!!!
... leggi anche sex sex sex
Mario Andreoni, chitarrista di quella
che per molti è stata la "band dell'anno",
è quasi commosso quando - dopo le presentazioni di rito
- gli porgiamo la bottiglia di limoncello artigianale (!) che
abbiamo deciso di portargli in regalo. Mario si dimostra molto
disponibile (no, il limoncello non c'entra, sembra un ragazzo
gentile a prescindere!) a rispondere alle nostre domande,
e quindi restiamo a chiacchierare a lungo nonostante manchi
relativamente poco all'inizio del concerto (la cui recensione
trovate qui: http://www.freakout-online.com/rl_view.asp?id=124)
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State
affrontando da mesi un lungo tour, il vostro nome è sulla
bocca di tutti, i pezzi di Louden Up Now ascoltati e ballati
ovunque. come commentate e come avete vissuto l'anno che sta
per finire, che è stato per voi quello del "successo"?
L'abbiamo vissuto bene, senz'altro. E' stato un anno fantastico:
siamo stati per la prima volta in Europa per un "vero"
tour. Tutto è andato oltre i nostri sogni: stasera siamo
a Roma... è meraviglioso!
Non vi aspettavate questo boom?
Per niente. E Considera che quello che abbiamo sempre desiderare
è stato andare in tour. E se consideri che alla nostra
prima esibizione live c'erano sette persone e ora siamo qui...Devo
dire che comunque è stato un lavoro abbastanza duro...
sai, fare in modo che tutte le opinioni e i diversi contributi
dei componenti della band possano essere rappresentati al meglio
nella nostra musica non è stato facile
Cos'è successo nei tre anni che dividono l'uscita
del vostro disco d'esordio da quella di "Louden Up Now"?
Innanzitutto ci siamo spostati tutti a New York (la band era
inizialmente "divisa" tra New York e Sacramento, n.d.a.).
E c'è voluto un po' perché cominciassimo a lavorare
come una vera live band: provare finalmente tutti assieme, fare
jam sessions e cose del genere...
Cosa vi ha spinto ad avvicinarvi alla dance e personaggi
come Maurice Fulton (produttore e remixatore di parte del disco)?
Sai, a volte pensi che delle persone siano "intoccabili",
rispetti molto il loro lavoro, e in particolare nel caso di
Maurice Fulton pensi a cose tipo: "Wow, questo tipo fa
quel genere di cose che piacerebbe fare a noi!". E' così
un grande musicista, e un grande produttore. Abbiamo pensato
"Perché non proviamo a farci qualcosa assieme?".
E allora abbiamo chiesto aiuto alla Warp che, come puoi immaginare,
ha molti più contatti di noi per quanto riguarda tutto
il mondo della musica elettronica e dei dj. Ci siamo quindi
incontrati ad un festival a Rennes, in Francia, in cui lui suonava
come dj. Gli chiedemmo semplicemente "Ti piacerebbe produrre
qualche nostro pezzo?" e lui "Si, perché no?".
E' successo tutto in maniera così "easy", così
naturale...Gli abbiamo mandato le tracce, e lui in pochi giorni
ha fatto ciò che noi probabilmente non saremmo riusciti
a fare neanche in parecchie settimane: sai, in una band è
normale che prima di prendere qualsiasi decisione - anche semplicemente
"questo strumento qui si deve sentire di più, quest'altro
di meno" - si perda un sacco di tempo a discutere. Lui
semplicemente c'ha rispedito il tutto dopo averci lavorato sopra
a modo suo, ed era perfetto! Penso che per una band come la
nostra sia stato molto importante lavorare con un "esterno":
ha reso le cose molto più semplici e veloci!
Mi hai detto del vostro "trasloco" a New York.
Ora quindi i !!! si possono considerare a tutti gli effetti
una band della scena new yorkese.
Si, si può dire che ora siamo di stanza a New York. Anche
se io personalmente vivo ancora a Sacramento.
Comunque possiamo confermare che questo è davvero un
bel momento per il rock a New York: ci sono un sacco di band,
che fanno cose anche molto diverse tra loro. Ci sono gli Strokes,
i Yeah Yeah Yeahs, Rapture, Animal Collective, e anche band
più commerciali.
Non posso dirti che esista una vera e propria "scena",
ma tutto questo movimento sinceramente m'ha fatto tornare entusiasta
come non lo ero da tempo, e fiducioso nella musica americana.
Sai, negli anni passati avevamo fatto vari tour un po' dovunque
in America e a volte - credimi - è stato davvero molto
noioso.
Siete una "novità", musicalmente parlando,
sia per la Touch & Go che per la Warp, due etichette che
facevano il bello e il cattivo tempo durante lo scorso decennio.
Credete che la vostra presenza nei loro roster sia sintomo di
una volontà di rinnovamento più generale da parte
loro?
Guarda, in effetti si potrebbe discutere su quest'argomento.
Ma conoscendo i ragazzi della Warp e quelli della Touch and
Go ti posso assicurare che non sono il genere di persone che
pianificano qualcosa del genere "a tavolino". Entrambi
decidono in maniera molto istintiva e immediata se una cosa
gli piace oppure no. Ascoltano una cosa e subito sono capaci
di dirti "Si, questa cosa mi piace!" senza considerare
cosa stia succedendo in termini di "trend", di scene,
di movimenti...
...Beh, in verità non intendevamo dire che hanno fiutato
il "trend" con voi, e ci tenevano a seguirlo. Pensavamo
più ad una rinnovazione "interna" del loro
sound "tipico"...
Si, in effetti potrebbe essere possibile. Ma pensa ad esempio
ai Broadcast: loro sono su Warp, ma non suonano assolutamente
come il resto degli artisti Warp. Il loro suono non c'entra
assolutamente niente con quello di Autechre. In verità
entrambe etichette hanno la predisposizione a far uscire cose
che semplicemente gli piacciono, e - anche se sono molto diverse
tra loro - hanno un approccio molto simile. E il nostro rapporto
con loro è il miglior rapporto ipotizzabile con una casa
discografica: io non riuscirei a rinunciare al fatto di poter
telefonare senza problemi e parlare direttamente col proprietario
dell'etichetta.
Immagino che, dopo tutta l'attenzione su di voi, si saranno
fatte vive anche delle major. E' così?
Si. Ovviamente non appena notano un interesse da parte della
stampa e del pubblico nei confronti di una band, le major stai
sicuro che spuntano fuori. Di solito s'interessano ad una band,
e valutano se possano crescere e valere qualcosa nell'immediato
futuro. Fanno progetti a breve, anzi (ride) brevissima scadenza,
e valutano se possono trarre qualche profitto da una band. Sono
costantemente in cerca dei nuovi Nirvana, e ovviamente - soprattutto
in seguito al "boom" del downloading da internet -
sono in crisi poiché non riescono più a tenere
sotto controllo i gusti e gli ascolti della gente come vorrebbero.
Credimi, ci sono molti più vantaggi a lavorare con un'etichetta
indipendente che lavora bene: hai davvero la possibilità
di sperimentare e di far ascoltare alla gente nuovi modi di
intendere la musica. E ci sono sicuramente meno coglioni.
Che mi dici dei vostri progetti nell'immediato futuro? Dovremmo
aspettare altri tre anni prima di ascoltare il successore di
"Louden Up Now"?
No, no. Credo veramente di no. Stiamo lavorando già al
materiale nuovo. Nel frattempo dovrebbe uscire a breve il singolo
di "Dear Can", che conterrà anche dei remix
di questo pezzo. E abbiamo registrato qualcosa live alla BBC.
Sarà pubblicato sicuramente qualcosa quest'inverno. In
ogni caso siamo tutti intenzionati a lavorare per il prossimo
album. Vogliamo sfruttare questo periodo in cui le cose vanno
così bene, piuttosto che rilassarci e far passare troppo
tempo.
Ci
puoi anticipare qualcosa su come sarà il prossimo disco?
Mi piacerebbe che avesse un suono molto più "live".
Vorrei che i pezzi siano convincenti innanzitutto per come suonano
live, e poi andare in studio e cercare di riprodurre lo stesso
effetto. Vorrei poter registrare quante più tracce possibili
live, per poi metterci a manipolare con l'elettronica quello
che n'è uscito fuori solo in un secondo momento.
Penso che vi avranno fatto un sacco di domande noiose sul
nome della vostra band. A volte mi chiedo semplicemente se un
nome del genere possa essere stata una trovata per rendere la
vita difficile a chi cerca i vostri pezzi su un programma di
file-sharing...
(ride) Considera che abbiamo scelto questo nome nel 1996 e -
anche se sembra incredibile, se ci pensi - all'epoca internet
e il fenomeno del file sharing non avevano ancora raggiunto
le dimensioni attuali. Abbiamo scelto questo nome perché
- nonostante ci fossimo scervellati - non riuscivamo a trovare
nessun nome "normale" che ci rendesse soddisfatti.
A quel punto abbiamo pensato di fare una scelta che si discostasse
da tutte quelle mai fatte prima da una band. Non abbiamo mai
pensato al fatto che avrebbe provocato problemi a chi cerca
la nostra musica in rete, e ora è troppo tardi per cambiarlo.
Inoltre tutti noi amiamo questo nome, e non riesco davvero ad
immaginarmene uno migliore. E chiedo scusa se ora qualcuno impazzisce
a trovare i nostri pezzi con i programmi di file sharing.
Ok. Ci puoi dire come dovremmo pronunciare il vostro nome
in futuro?
Non so, magari "Sex Sex Sex", che te ne pare? Guarda,
per noi non ha nessuna importanza come pronunci il nome della
band, visto che l'importante per noi, in fondo sono i tre punti
esclamativi. Anche se, mentre voi in Italia ad esempio non avete
nessun problema a interpretare il nostro nome,pensa che in Giappone
neanche ce l'hanno il punto esclamativo, nell'alfabeto. Ma cosa
ci possiamo fare? Quando abbiamo iniziato qualche anno fa, figurati
se potevamo mai pensare che il nostro nome potesse confondere
qualcuno in...Giappone!
Daniele Lama | Daniele Mancino
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