13&God

Il nome della band probabilmente non vi dirà niente. Eppure i 13 & God sono senza dubbio il "super-gruppo" del momento. Un progetto nato dal nucleo dei Notwist ( i fratelli Markus e Micha Acher, e Martin Gretschmann), portabandiera dell'electro-pop tedesco, e dal collettivo themselves (Adam "doseone" Drucker, Jeffery "jel" Logan e Dax Pierson), fiore all'occhiello dell'etichetta Anticon e - di conseguenza - della nuova scena indie-hip hop americana.
Hanno da poco pubblicato un disco - omonimo - semplicemente bellissimo, in cui le melodie malinconiche dei Notwist, inzuppate in glitch e beat minimali, incontrano le battute hip hop e il rappato dei themselves, creando un amalgama perfetto tra i due stili così apparentemente distanti. Ne parliamo con Markus Acher, leader dei Notwist e portavoce - per l'occasione - dei 13 & God.


di Daniele Lama

Ho letto che tutto è iniziato con un tour-bus in fiamme (!?)....che non è propriamente il tipico "primo passo" nella fondazione di una band. Ci puoi spiegare meglio come sono andate le cose?
Diciamo che tutto è cominciato essenzialmente dal fatto che noi eravamo grandi fan della musica dei themselves, e dal nostro primo incontro dopo un loro show a Monaco. Da quel momento ci siamo tenuti in contatto, fino a partire per quel famigerato tour assieme, quando alcune parti del tour-bus cominciarono a prendere fuoco, lasciandoci a piedi nel bel mezzo del Canada.
In quell'occasione, mentre stavamo seduti in hotel, o durante un pranzo in un ristorante mongolo, nacque l'idea di registrare qualcosa assieme. Abbiamo quindi prima iniziato a raccogliere un po' di musica, poi - tornati a casa - abbiamo iniziato a spedirci materiale a vicenda…
Avete quindi cominciato a lavorare "a distanza", scambiandovi le idee e i lavori per posta. Durante questo primo "stadio", hai mai pensato che la cosa potesse non funzionare, e che forse sarebbe stato troppo difficile far incontrare i vostri diversi stili, far integrare i vostri differenti modi di comporre…?
No, non abbiamo mai pensato che non avrebbe funzionato, ma semplicemente non sapevamo cosa sarebbe venuto fuori alla fine. In fondo non avevamo programmato niente, sarebbe potuto succedere qualsiasi cosa, dal noise totale ad un disco spoken-word.
I Notwist e i themselves provengono da mondi musicali piuttosto differenti. Cos'hanno in comune, secondo te?
Abbiamo molto in comune. Siamo entrambi molto spaventati dai puristi, dai generi musicali e dalle limitazioni, ed entrambi cerchiamo continuamente di scoprire qualcosa di nuovo e provare ad integrarlo nella nostra musica. Così in fin dei conti non ha nessuna importanza che i themselves abbiano le loro radici nell'hip hop e noi nell'harcore-punkrock. Ci sono stati comunque moltissimi punti in comune… Ogni giorno, andando in studio ascoltavamo assieme i Can tutto il tempo.
Musicisti tedeschi che incontrano musicisti americani: ci sono state differenze culturali particolari da affrontare?
No, niente di particolare. A loro è piaciuta la birra bavarese, e noi apprezziamo la colazione americana a base di uova…
Quali sono i compromessi che un musicista deve accettare, quando sceglie di lavorare ad un progetto così particolare, in cui così tante teste sono coinvolte?
Essendo tutti fan gli uni degli altri, eravamo particolarmente interessati ad osservare le cose secondo un diverso punto di vista, rispetto a quello cui eravamo solitamente abituati. Volevamo tutti imparare qualcosa. Così non abbiamo minimamente pensato all'eventualità di dover affrontare dei compromessi…
In copertina troviamo il disegno di un palcoscenico di un teatro, con il sipario semi-aperto… c'è qualche significato metaforico dietro quest'immagine?
13&God è un nome così ridicolamente "grande", pretenzioso, così il teatro ci stava bene. Ma a parte questo, mi piaceva il colore, e mi piaceva il fatto che guardando la copertina non puoi mai immaginare che tipo di musica troverai nel Cd. Con una copertina del genere potrebbe essere di tutto…
Troveremo tracce di quest'esperienza nei prossimi lavori dei Notwist e dei themselves?
Sicuramente, ma credo in un modo più "subdolo". Tanto per dire: sicuramente non inizierò a rappare, d'ora in poi…
Vedremo i 13&God dal vivo in estate?
Si, siamo stati in tour a giugno, e faremo qualche festival a luglio. Abbiamo suonato anche a Roma e Milano. Per informazioni sul tour sarebbe meglio affidarsi al sito www.alientransistor.de, dove ci saranno le date aggiornate, man mano che saranno fissate.

 
 
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