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GRAND
MOTHERS OF RE-INVENTED
La Storia Si Svela
Roy
Estrada è un uomo bassino ed in carne con un volto
da messicano doc. Anche la simpatia che emana sembra nascere direttamente
dalla sua terra, quel Messico che oramai ricorda solo attraverso
lo spagnolo stentato che usa per la nostra intervista. E' contento
di sapere che di fronte a lui c'è qualcuno che parla la
sua lingua originaria e ci tiene a precisare che da molto tempo
non la mette più in pratica. Si mostra subito disponibile
e con il sorriso sulle labbra.
Non si direbbe che questo incredibile personaggio abbia messo
la sua firma indelebile su autentici capolavori come 'Freak Out',
'Man From Utopia', 'Absolutely Free' e 'Uncle Meat', tutti album
dell'indimenticabile Frank Zappa. Suona il basso, principalmente,
ma in questi anni si è dilettato nei cori (background vocals),
al contrabbasso e alla chitarra.
Nella stanza accanto, riusciamo a scorgere Napoleon Murphy Brock
che mangia un piatto di spaghetti al pomodoro, nascondendo, all'apparenza,
il suo illustre passato; egli, infatti, ha suonato in moltissimi
album di Zappa e vanta altre collaborazioni eccellenti, da George
Duke all'eclettico Captain Beefheart.
Il suo strumento di sempre è il sax anche se questa sera
ha dimostrato notevoli capacità pure come vocalist e d'intrattenitore
(sembrava impazzito sul palco, ndr). Del 2002 il suo album
solista, 'Balls'. Mentre il chitarrista Ken Rosser è intento
ad ascoltare la nostra intervista. Ma partiamo con la prima domanda
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Roy come hai vissuto questo concerto?
Mi è piaciuto davvero tantissimo e non lo dico perché
sto parlando con un giornalista, semplicemente la gente mi è
sembrata molto attenta e ben calata nello spirito delle canzoni
di Frank Zappa. Non mi interessa tanto la dimensione del locale,
sebbene, nei luoghi piccoli, sei più a contatto con il
pubblico e quando si suonano canzoni di Zappa ciò è
fondamentale, visto che esse richiedono molta interazione tra
pubblico e musicisti.
Come avete deciso di mettere su questa band? Molte malelingue
parlano di "trovata commerciale".. Inoltre che tipo
di rapporto avevate con Zappa? Lui ha cambiato molti musicisti,
come mai siete solo in tre per questo tour?
No assolutamente, la ragione principale è che a tutti
noi piace moltissimo la musica di Frank Zappa e questo tour
è stata una occasione per suonarla dal vivo e rivivere
quegli anni. Ho grandi ricordi di Zappa fin da quando eravamo
solo in quattro nel suo gruppo. Frank era semplicemente uno
del gruppo, uno di noi.
Per lui prima di tutto c'erano i Mothers Of Invention e dopo
c'era se stesso come musicista. Hanno suonato molte persone
con lui ma, come ti ho detto prima, erano solo turnisti. Gente
che suonava meravigliosamente, diplomati nei conservatori più
importanti del mondo.
Zappa cercò sempre di adeguarsi agli anni in cui suonava
attraverso i suoi musicisti. Ma alla fine non è mai stato
come quando ha suonato con noi. Tutti le persone che hanno suonato
con lui hanno solo eseguito delle partiture. Ripeto, ottimi
musicisti ma noi stavamo da prima, eravamo suoi amici, stavamo
con "il Capo"! Diciamo che gli altri li definisco
"ottimi esecutori".
Secondo te nella società attuale è possibile
politicizzare i testi come faceva Zappa in passato? Parlare
apertamente di problemi sociali e di ingiustizie con la stessa
ironia e capacità di ridere?
Quello che successe è che Frank Zappa aprì la
porta, suonando la musica e scrivendo testi in modo davvero
originale e asserendo cose che prima non si potevano dire. Noi
siamo stati i primi in questo senso anche per un motivo molto
semplice: all'inizio la nostra musica non passava quasi per
niente nelle radio e quindi ci sentivamo liberi di dire quello
che volevamo. In definitiva una musica che esprimeva tante cose
e numerosi aspetti della realtà circostante sia attraverso
le parole che le note. Adesso non è più possibile
esporre le proprie idee politiche nelle canzoni, almeno in quelle
che hanno grande diffusione radiofonica. Ad esempio molti brani
sono stati censurati in America proprio per i contenuti politici
dei loro testi.
Cosa
pensi della musica attuale? E il pubblico lo trovi diverso di
paese in paese?
Oggi la musica mira ad essere improntata sullo spettacolo, su
quello che in America chiamiamo "show" e non è
basata più sulla band classica che suona, come succedeva
prima. Possiamo dire che stiamo rivivendo gli anni cinquanta
ma peggiorati all'ennesima potenza. La musica è anche
uno specchio degli avvenimenti mondiali e adesso abbiamo il
signor Bush (fa una smorfia, ndr) che comanda l'intero pianeta.
La gente è uguale in tutto il mondo, sono i governi che
cambiano. Io non ho votato per Bush ma, purtroppo, è
stato eletto nuovamente; questo ti fa capire cosa vuole la gente
americana in questo momento. Spero solo che da voi in Italia
non salirà in futuro il nuovo Mussolini (scoppia in una
grossa risata, ndr). Non lasciate che accada, per favore!!
Domanda finale: tu hai suonato con Captain Beefheart, personaggio
controverso ma geniale. Un artista, forse, mai capito fino in
fondo e sicuramente sottovalutato nel panorama della grande
musica. Che ricordi hai di lui?
(appena sente nominare Captain Beefheart, scoppia in una fragorosa
risata, ndr). Lui era un musicista diverso da Zappa, scriveva
molte poesie. Poesie storiche che parlavano di se stesso, di
altri o della situazione generale del momento. Era un autentico
genio ed ogni giorno poteva succederci di tutto. Ad esempio,
ad un concerto a Las Vegas ci obbligò a scendere in strada
durante le prove del pomeriggio per improvvisare un concertino
pubblico. Davvero incredibile!!
Andrea Belfiore
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