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Hood
Simpatici Incidenti di Trascrizione
Si
vedono costretti ad una ripartenza, gli Hood, pur avendo incassato
con la pubblicazione di "Cold House" notevoli riconoscimenti
dalla stampa specializzata. Anche per "Outside Closer"
Chris e Richard Adams hanno realizzato le precise geometrie melodiche,
le tessiture elettroniche sporcate dalle impronte di una umanità
malinconica, le preziose decorazioni acustiche e la delicata narrazione
dei testi ampiamente dimostrata nelle ultime uscite. Li incontriamo
a metà del tour che li porterà anche in Italia nella
prossima estate.
di
g.ancora
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Ancora una volta non riusciamo ad immaginare le vostre
fisionomie, e questo è dovuto non soltanto alla povertà
del mezz o di comunicazione che stiamo usando (e-mail ndr.)
ma anche per la scarsità di immagini che vi ritraggono
Oh, abbiamo un look terribile
siamo o troppo magri o troppo
grassi, sembriamo dei selvaggi più vecchi della loro
età con ciocche di capelli sparse a chiazze sulla testa.
Pure i nostri arti escono dalla parte sbagliata.
Anche stavolta vi siete presentati con una nuova line-up
della band, ma a differenza che in passato, mi sembra che vi
siete rivolti tuttalpiù a dei buoni amici; da quali sensazioni
vengono determinati questi cambiamenti?
Alcune volte è capitato di cambiare formazione perché
siamo crudeli e ciò soddisfava la nostra mente malata.
In altre occasioni, sono stati i nostri collaboratori ad abbandonare
il gruppo dopo che la loro permanenza in seno alla band era
diventata infruttuosa. Stavolta volevamo fare tutto da soli,
senza coinvolgere persone esterne al gruppo. Alcune volte sei
ispirato, altre meno.
E' sempre una lotta. Non oso pensare alle pene che deve soffrire
uno come Sting quando deve registrare un nuovo disco
io,
in queste occasioni, sono portato a stare a casa, guardando
la televisione o facendo da cicerone durante sofisticati party
all'ora di pranzo.
Mi sento imbarazzato nel dover ricorrere a simili mezzucci per
alimentare la mia creatività! Ciò comporta anche
un viaggio settimanale presso l'edicola, a vedere quale inutile
salvatore del rock è stato scelto per la copertina del
New Musical Express - un fatto che solitamente mi eccita non
poco.
Il tour mondiale del 2005 rappresenta una eccezione per il
vostro modo di lavorare. Cos'è che vi fa sembrare tanto
insopportabili le esibizioni dal vivo? Beh ti può
capitare di essere rapinato o che la tua strumentazione si rompa
o che ti senta così depresso e senza soldi da voler uccidere
il resto dei membri della tua band. In genere ci piace andare
in tour ma dopo un poco ci sentiamo frustrati dal fatto di non
poter tornare in studio, così questa necessità
ha la meglio su tutto e decidiamo di registrare un nuovo disco
invece di tormentarci fino alla morte.
Su "Outside Closer" avete un po' abbandonato le
incursioni delle parti elettroniche ,preferendole a delle vere
e proprie orchestrazioni; che tipo di realizzazioni vi arrivano
in mente durante le registrazioni?
Registriamo semplicemente su di un nastro ciò che abbiamo
in mente, per valutare se e' materiale buono o meno. Pensavo
che "Outside Closer" fosse fragorosamente ovvio ma
non così unidirezionale. Magari sul prossimo album metteremo
degli inserti rock & roll alla Oasis, giusto per vedere
come va a finire. Scherzi a parte, non seguiamo un piano prestabilito
- ci approcciamo ad ogni album come se fosse l'ultimo, cercando
di far convergere in esso tutte le nostre idee musicali.
Quanto
spazio date all'improvvisazione ed alla casualità, elementi
che nei dischi precedenti, principalmente gli ultimi due, occupavano
una importanza fondamentale?
Spero che siamo riusciti ad alimentare quest'aspetto in confronto
all'ultima volta, quando abbiamo ripulito tutto fino a raggiungere
la perfezione. Nella prossima occasione, sicuramente, tenderemo
a far capitare più "incidenti simpatici".
Riuscite ad immaginare per quanto tempo ancora l'industria
discografica tradizionale riuscirà a sopportare gli attuali
livelli di produzione, pur se sostenuti da una percentuale cosi
bassa delle vendite?
No, il problema è che le compagnie discografiche hanno
una visione molto limitata. Esse vogliono solo mettere sotto
contratto la "next big thing" e creargli una scena
attorno. Quando, però, l'interesse intorno a questa scena
svanisce, la band in questione non sa che pesci prendere se
non si adegua velocemente. Così molti musicisti hanno
scarse possibilità di sviluppare le proprie potenzialità
perché sono rapidamente messi da parte, nel caso non
realizzino delle hit. Contemporaneamente, molti artisti che
sono originali e poco catalogabili, vengono ignorati.
Non avete ancora provato a sviluppare altri progetti oltre
agli Hood
Per adesso la band porta via tutto il nostro tempo. Se l'interesse
intorno agli Hood diminuirà, sicuramente, daremo vita
ad altri progetti paralleli, al di fuori del gruppo.
Ne vedremo ancora delle belle
.
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