The Sewergrooves
Scandinavian Kings!

Ora che la grande ondata dell'hi-energy rock'n'roll scandinavo sembra essere passata, con gli Hellacopters che si sono presi un anno sabbatico, a tenere dritto il timone della nave vichinga sono rimasti loro: i Sewergrooves.
Dopo averci regalato una lunga sfilza di singoli e tre album eccellenti, di cui almeno uno, "Guided By Delight", immancabile in ogni collezione di dischi che si rispetti, la formazione di Stoccolma ha realizzato una svolta sul finire dello scorso anno con un passaggio di casa discografica (dalla Low Impact alla Wild Kingdom) e un nuovo lavoro. "Constant Reminder" non è solo il quarto album dei Sewergrooves, ma anche il disco più classico e Seventies-oriented della loro discografia.
Se alcuni fans avranno storto il naso, altri hanno invece apprezzato questa ulteriore discesa nell'universo anni '70, dal suono più rotondo e con un grande utilizzo di cori. Ne abbiamo parlato in prima persona con Kurt Dräckes (voce e chitarra) e Packe Wahlqvist (chitarra), rintracciati poco prima che partissero per una delle loro innumerevoli esibizioni dal vivo.

Prima di tutto, vorrei sapere perché avete lasciato la vostra etichetta storica, la Low Impact, e siete passati alla Wild Kingdom…
Kurt: Fondamentalmente perché volevamo una boccata d'aria fresca, desideravamo portare il gruppo ad un altro livello. Se vuoi raggiungere la vetta, a volte devi cambiare il cavallo nel bel mezzo della corsa!
Packe: la Low Impact è stata una grande etichetta per noi, tuttavia ci è sembrato che fosse giunto il momento di fare qualcos'altro, di provare con una nuova label. La Wild Kingdom é un'etichetta più grande e ha la possibilità di supportarci meglio dal punto di vista promozionale. Speriamo di potere raggiungere più persone con il nuovo album. Bisogna darsi una mossa!
Parliamo allora del vostro quarto album. Mi pare di scorgere un'evoluzione nel vostro sound: "Constant Reminder" è meno irruento e più classico, più Seventies-oriented dei precedenti…
Kurt: Bé, questo disco dovrebbe essere un classico se la gente avesse un po' di gusto! Scherzi a parte, siamo una band in crescita, miglioriamo costantemente col passare del tempo, creiamo un suono che dà origine a una visione. Abbiamo iniziato a provare le canzoni di questo disco con l'intenzione di conquistare tutti: abbiamo scritto quattordici brani e li abbiamo registrati in soli quattro giorni. Tutto è filato liscio, non c'è stato il benché minimo intoppo, abbiamo dovuto solo sovraincidere qualche parte di chitarra. Tutti i brani sono stati registrati live in studio, ma la maggior parte del tempo è stata spesa a ricercare il tipo di suono che volevamo, in modo che il disco suonasse nella migliore maniera possibile.
Packe: Cerchiamo sempre di migliorarci. Se stai a guardarti compiaciuto per quello che hai fatto, non cresci. Allora è meglio smettere di suonare e iniziare a fare il giardiniere o qualsiasi altra cosa…
Quali sono, secondo voi, le differenze più marcate tra questo disco e i precedenti "Revelation Time" e "Guided By Delight"?
Kurt: Penso che durante le session di "Constant Reminder" siamo stati un gruppo più compatto rispetto ai dischi precedenti. Quando abbiamo registrato "Guided By Delight" il feeling era più da sala prove, io avevo un mucchio di chitarre, pedali ed effetti nuovi. Andreas, Robert ed io abbiamo praticamente scritto le canzoni di quel disco in studio. "Revelation Time" invece è stato registrato nella nostra sala prove, con Fredrik che era entrato nei Sewergrooves da appena un paio di mesi. Ad ogni modo la cosa importante è che possiamo avere un suono differente da disco a disco, ma che il marchio é sempre quello dei Sewergrooves. E' una dimostrazione di forza!
Packe: Erano trascorsi due anni da "Revelation Time" ed è stata una scelta precisa quella di dare al nuovo album il tempo per svilupparsi in maniera compiuta. Il fatto che nel frattempo abbiamo cambiato etichetta e che abbiamo testato le nuove canzoni dal vivo mentre eravamo in tour ha fatto sì che "Constant Reminder" avesse un mucchio di belle live-songs!
In più c'è da dire che questa volta il nostro disco raggiungerà un pubblico più ampio. In passato la gente ci rimproverava il fatto che fosse difficile reperire i nostri album, per cui spero che il cambio di etichetta serva anche per risolvere questo aspetto.
Cosa mi dite dei testi di "Constant Reminder". Chi o cosa ha ispirato le nuove canzoni ?
Kurt: L'anima. Devi metterci l'anima nelle cose che fai! Prendi nota di ciò che avviene attorno a te e rimarrai sorpreso di quanto è facile negare l'importanza della vacuità e della profondità della vita.
Packe: La mente di Kurt funziona in maniera misteriosa!
Quali sono i vostri brani preferiti del nuovo album?
Kurt: Se ci penso in questo momento ti dirò "Son of God" e "On Fire" perché mi prendono molto di domenica e oggi é domenica! Ma ho anche le mie canzoni preferite per i lunedì e i martedì…
Packe: "I'm On The Run" è la mia preferita in questo periodo, ma ce ne sono altre che mi piace suonare dal vivo ed alcune che apprezzo molto su disco. Penso che "Son of God" dal vivo sia grande! In realtà tutte le canzoni di "Constant Reminder" dal vivo spaccano!!!
Vorrei che mi parlaste di tre brani in particolare: "I'm On The Run", "It's Too Late" e, appunto, "Constant Reminder"…
Kurt: L'alcol e le droghe ti rendono sospettoso, odioso e incazzato: "I'm On The Run" parla di questo, è una tipica riflessione sul rifiuto. "It's Too Late" é un'altra storia di come è possibile deludere il tuo migliore amico, mentre "Constant Reminder" è una sorta di riassunto…
Packe: In qualche modo riusciamo sempre a catturare lo stato emozionale della band nei nostri dischi. La stessa cosa ci è già successa nell'EP "Saturday Night..." e sull'album "Revelation Time". Catturiamo lo spirito della band e lo registriamo sul nastro al momento di pubblicare un nuovo disco.
State per affrontare un nuovo tour europeo. Cosa vi aspettate da questa ennesima avventura on the road?
Packe: Ci divertiamo sempre in tour, tutti i membri della band hanno un atteggiamento non pretenzioso o arrogante. Inoltre non trattiamo il nostro pubblico come se fossimo delle star: vogliamo suonare al massimo e divertirci assieme a loro. Spero di incontrare vecchi amici in giro per l'Europa e condividere svariate bottiglie di birra. La nostra ragion d'essere come gruppo è proprio quella di andare in tour e avere l'opportunità di suonare la nostra musica di fronte al nostro pubblico.
Avete recentemente suonato in Germania assieme ai Flaming Sideburns, un'altra superba formazione scandinava. Come sono andati quei concerti e qual è la vostra opinione sui vostri compagni di tour?
Kurt: Ci siamo divertiti da matti in tour con i Flaming Sideburns. Sono un'eccellente live-band ed è stato un onore per noi aprire i loro concerti.
Packe: Sono pienamente d'accordo con Kurt. I Flaming Sideburns sono uno dei migliori live act che ho mai visto, grandi persone ed ottimi amici!
Torniamo ai Sewergrooves. Questo è il vostro decimo anno di attività: guardando indietro come vedete la vostra carriera e quali sono i vostri obiettivi futuri?
Kurt: I Sewergrooves continueranno a dare il loro contributo alla scena musicale, visto che possediamo ritmo e un'anima rock'n'roll!
Packe: Dieci anni sono un buon motivo per festeggiare con un grande party. Quanto al passato penso che dobbiamo essere soddisfatti per tutto ciò che abbiamo realizzato in questi anni. Non ci siamo mai venduti e continuiamo a suonare la musica che ci piace nella maniera che preferiamo.

Roberto Calabrò

 
 
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