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the
Solution
Viaggiando sul treno soul Detroit - Memphis
- Stoccolma
Il primo incontro tra Scott Morgan, leggendario
cantante dei Rationals e della Sonic's Rendezvous Band, e Nick
Royale, voce, chitarra e songwriter degli Hellacopters avviene
nel 1998, quando la formazione svedese - da sempre in debito nei
confronti del rock della Motor City - invita il proprio idolo
a salire sul palco a New York e unirsi alla band per il resto
del tour americano.
Quella collaborazione frutta pure un singolo ("Slow Down,
Take A Look/16 With A Bullett") pubblicato dalla Sub Pop,
ma lo scambio di idee e favori tra due generazioni di rocker non
si esaurisce lì. L'anno dopo i due si incontrano nuovamente
per registrare un disco con la sigla The Hydromatics: l'album
si intitola "Parts Unknows" e viene pubblicato dalla
White Jazz.
Nick, però, non può dare seguito a quell'esperienza,
per via dei numerosi e sempre più pressanti impegni con
gli Hellacopters. Da parte sua Scott restituisce il favore scrivendo
il testo di "Hurtin' Time" per "High Visibility",
l'album che la band di Stoccolma pubblica nel 2000. L'appuntamento
tra i due è solo rimandato: così sul finire del
2003, Morgan e Andersson decidono che è arrivato il tempo
per riprovarci, questa volta con un progetto soul e R&B. Inizialmente
chiamato Soulmover, come una vecchia canzone di Scott, il progetto
si trasforma quindi in The Solution e trova subito nella indie
svedese Wild Kingdom un'etichetta interessata a pubblicarlo.
Nell'estate del 2004, l'attesa è finalmente ricompensata:
"Communicate!" è un superbo disco soul/R&B,
in cui la voce nera di Morgan, gli impasti vocali, il prezioso
lavoro di rifinitura dell'organo e dei fiati, le chitarre di Nick
Royale e dello stesso Morgan, rappresentano la cifra stilistica.
I brani sono equamente divisi tra i due musicisti e ci sono pure
due splendide cover - "Widow Wemberly" di Tony Joe White
e "Must Be Love Coming Down" di Curtis Mayfield - per
un album che non sfigurerebbe nei cataloghi Stax o Motown.
L'uscita del disco suscita entusiasmo e la band, con tanto di
sezione fiati e coriste, decide di andare in tour nel Nord Europa.
Al ritorno da queste date, siamo riusciti a rintracciare le due
anime del progetto, Scott e Nick, che ci hanno raccontato questa
nuova esperienza assieme.
di
Roberto Calabrò
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Quando
avete deciso di dar vita a un nuovo progetto insieme e di realizzare
un album soul come "Communicate!" ?
Nick: Quando dovetti lasciare gli Hydromatics, per via
degli impegni con gli Hellacopters, desideravo continuare a
suonare con Scott, così abbiamo continuato a parlarne
fino a quando non è arrivato il momento giusto. Abbiamo
deciso di muoverci in una direzione diversa dal nostro abituale
"high energy rock'n'roll" che è ciò
che io suono con gli Hellacopters e Scott con gli Hydromatics
e i Powertrane. Seguire un percorso soul/R&B ci è
sembrato logico dal momento che è questo il modo di cantare
di Scott, non importa se si tratti dei Rationals o della Sonic's
Rendezvous Band o di qualsiasi altro gruppo in cui è
stato.
Scott: Così alla fine del 2003 ho proposto a Nick
di realizzare questo progetto e ci siamo messi in moto
E' stato difficile da realizzare, visti e considerati i vostri
impegni con altre band?
Scott: Personalmente avevo bisogno di realizzare qualcosa
dopo la morte di mio padre. Gli Hellacopters si erano presi
un anno sabbatico, i Powertrane erano in attesa che venisse
pubblicato un album, mentre gli Hydromatics stavano per pubblicare
un disco dal vivo. Per cui ci è sembrato il momento opportuno.
Nick: Non è stato difficile, solo diverso. Il
fatto che io non avessi mai realizzato niente di simile si è
rivelato come una sorta di sfida per me e la cosa mi è
piaciuta. Sono un fan del soul e del R&B degli anni '50,
'60 e dei primi anni '70, mentre Scott è cresciuto ascoltando
quella musica.
Quando avete dato vita a questo progetto, vi eravate dati
il nome di Soulmover, come una vecchia canzone di Scott. Perché
lo avete cambiato The Solution? C'è un qualche significato
particolare?
Scott: Sapevamo che avremmo realizzato un album soul,
ma ci è sembrato che competere con gente del calibro
di Ray Charles sarebbe stato presuntuoso, così abbiamo
preferito eliminare ogni riferimento soul nel nome.
Nick: The Solution ci è sembrato il nome perfetto
per noi due. Ci ho messo due settimane di discussioni con Howlin'
Pelle degli Hives per ottenere il via libera sul nome, ma ne
è valsa la pena.
Vi siete equamente divisi il songwriting: quattro brani sono
di Scott, quattro di Nick e due li avete scritti insieme. Si
tratta di canzoni nuove e le avete composte insieme in studio?
Scott: Soltanto "Soulmover" è un vecchio
brano (fu pubblicato da Scott Morgan come singolo nei primi
anni '70 ed entrò a far parte del repertorio live della
Sonic's Rendezvous Band, NdA). I restanti brani sono stati scritti
apposta per l'album a casa di Nick in Svezia.
Nick: Avevo già scritto sei canzoni prima che
Scott mi raggiungesse in Svezia e mi aiutasse a finire i testi
di "Words" e "She Messed Up My Mind". Allo
stesso tempo Scott, una volta arrivato qui, mi ha fatto ascoltare
i brani che aveva abbozzato precedentemente.
Come sono nate le canzoni e come è stato arrangiarle
con i fiati e i cori?
Scott: Abbiamo provato a Stoccolma per circa una settimana
e registrato le tracce base. Poi i fiati e i cori sono stati
aggiunti in un secondo momento, quando ero già tornato
negli States.
Nick: Non mi ero mai trovato ad arrangiare dei brani
con una sezione fiati e dei cori, ma tutto è filato per
il verso giusto. Abbiamo lavorato con dei grandi musicisti e
questo ci ha aiutato parecchio.
Cosa vi ha ispirato in particolare nella stesura dell'album
?
Nick: Niente in particolare. Ogni cosa che ascolto è
una fonte d'ispirazione, inclusa la musica schifosa
che
mi fa venir voglia di realizzare qualcosa di migliore!
Scott: La musica soul e alcune esperienze personali.
Come mai avete scelto di rifare proprio "Widow Wemberly"
di Tony Joe White e "Must Be Love Coming Down" di
Curtis Mayfield?
Scott: Nick ha scelto "Widow Wemberly" ed essendo
io un fan di Tony Joe White non ho avuto difficoltà ad
accettare. Credo che anche "Poke Salad Annie" e "Rainy
Night In Georgia" siano grandi canzoni! Io invece ho scelto
"Must Be Love Coming Down". Sono sempre stato un grande
fan di Major Lance (interpete del brano scritto da Curtis Mayfield,
NdA) di cui ho rifatto "The Monkey Time" con i Rationals
e di cui ho anche realizzato un medley assieme a "Um Um
Um Um Um Um" e "Rhythm". Del genio di Curtis
Mayfield, ovviamente, non è necessario dire nemmeno una
parola.
Nick: Ho scelto "Widow Wemberly" perché
è una canzone splendida ed anche perchè ritenevo
che avremmo potuto suonarla diversamente, che è davvero
l'unico modo di fare una cover. L'originale è fondamentalmente
White che canta e suona una chitarra acustica e un'armonica.
Inoltre pensavo che quel brano fosse perfetto per la voce di
Scott e avevo ragione.
Il titolo dell'album, "Communicate!", è
perfetto per un disco soul. Una volta Lisa Kekaula dei BellRays
mi ha detto che "il soul è ciò che rende
la musica credibile: é una relazione tra esseri umani
e non semplicemente una categoria musicale o uno strumento di
marketing". Siete d'accordo?
Scott: Certamente.
Nick: Anch'io!
Nick, non sapevo che tu avessi un background soul. So che
ami musica diversa ma ritenevo che fossi sempre orientato sull'hi-energy
rock'n'roll (le band della Motor City, il rock australiano
).
Come ti sei appassionato di soul music e quali sono i tuoi artisti
preferiti?
Nick: Ovviamente non sono cresciuto con il soul e il
R&B anche perché in Svezia non si è particolarmente
vicini a questo tipo di musica. Ma essendo un fanatico della
musica prima o poi finisci inevitabilmente per avvicinarti al
soul. Per curiosità. Se, come me, sei un grande fan degli
Stones o degli MC5 vuoi conoscere le origini del loro sound
e finisci per scoprire il soul, il R&B, il blues, il gospel,
il country. E dal momento che è grande musica, alla fine
ti prende. Ci sono così tanti artisti di talento, ma
tra i miei preferiti metto gli Staple Singers (Mavis è
probabilmente la mia cantante preferita), Arthur Conley, Sam
Cooke, Laura Lee, Clarence Carter, Betty Lavette, Bobby Patterson,
Ann Peebles e la lista continua
Scott, tu sei invece cresciuto a Detroit, la città
della Motown. Come è stato il tuo primo approccio alla
black music? Personalmente sento anche un mucchio di influenze
Stax nel vostro sound
Scott: Steve Correll dei Rationals ed io andavamo agli
show della Motown prima ancora di avere la patente. Inoltre,
all'epoca, Detroit era piena di artisti soul e R&B, al di
là di quelli della Motown: una vera manna dal cielo per
noi. Inoltre eravamo esposti all'influenza del soul che proveniva
da altre aree del paese, vedi Memphis e gli artisti della Stax.
La prima volta che ho ascoltato "Green Onions", mi
ha mandato letteralmente al tappeto. Quando lo dissi a Steve
Cropper mi rispose che aveva provato lo stesso feeling. Con
i Rationals alla fine degli anni '60 facevamo un mucchio di
cover di Sam & Dave , ma anche "Sweet Soul Music"di
Arthur Conley e ovviamente "Respect" di Otis Redding.
Dobbiamo considerare The Solution come un episodio estemporaneo
o un progetto a più ampio respiro?
Nick: Inizialmente pensavamo a un progetto "one
off", ma oggi posso dirti che continueremo ancora a suonare
assieme.
Scott: Infatti registreremo presto un nuovo disco.
Ho trovato "Communicate!" incredibilmente ricco
di colori e atmosfere. Scott, credi che questo sia il tuo miglior
disco?
Scott: Sono contento che ti piaccia. Potrebbe essere
il mio miglior album. A deciderlo saranno il tempo e la gente.
Nick, cosa porterai di questa esperienza negli Hellacopters?
Nick: Abbiamo già realizzato alcuni brani soul
e porterò assolutamente quest'esperienza negli Hellacopters.
Ogni esperienza mi arricchisce e dà valore a ciò
che faccio.
Quali sono i vostri brani preferiti di "Communicate!"
?
Scott: "My Mojo Ain't Workin' No More" è
sicuramente tra i miei preferiti. "Top Of The Stairs"
ha un risvolto personale, per cui potrebbe essere un altra delle
mie canzoni preferite.
Nick: A me piacciono tutte!
Domanda finale: i vostri cinque album soul da portare su
un'isola deserta
Scott: Si tratta di una domanda difficile. Io mi porterei
500 album soul, non cinque. Vediamo un po': "Gold"
di Aretha Flanklin, "Live At The Apollo" di James
Brown, il "best of" della Motown, il cofanetto della
Stax e "Superfly" di Curtis Mayfield.
Nick: Personalmente preferisco di più singole
canzoni che album completi, ma questi cinque sono davvero tosti:
"Baby Dynamite" di Carolyn Franklin, "More Sweet
Soul Music" di Arthur Conley, "You Got My Mind Messed
Up" di James Carr, "Soul Folk In Action" degli
Staple Singers e "Love More Than Pride" di Laura Lee.
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