Videoneve - Idro_Sessione (autop.)

Sembrava essersi perduto nei meandri di smistamento delle Poste Italiane del conclamato, e poco riscontrato, rinnovamento. Invece no, tante scuse ai postini. I meandri sono quelli dei promo ammassati alla meglio in redazione. Il tragitto Monza-Torre del Greco si è fatidicamente compiuto, il disco non grida vendetta ma recensione, ed eccoci pronti a mettere al bando gli indugi e le ciance.
Un quintetto, tanto per cominciare con le presentazione. Provenienza nota, un paio di righe più su. Identità stilistica: pop-punk elettrico. Niente sole della California a cui essere esposti, ma il tiepido e volenteroso schitarrare “all’italiana”. Melodia e rumore, cantautorato in nuce e sanguigno furore rock. La formula è nota, e a perdersi è sia il conto di quante volte ci abbiamo avuto a che fare, sia, nella notte dei tempi, chi da noi ha preso il rock classico all’angloamericana e ne ha fatto spaghetti a cottura rapida.
Piacerebbe tanto spendere parole di entusiasmo e scoprire nei Videoneve una next big thing in sedicesimo capace di far dimenticare le brutture stilistiche del sound dall’inequivocabile marchio tricolore – e la questione non è necessariamente quella di cantare nella nostra lingua. Non si tratta di fare gli esterofili nel suonare: anche A Toys Orchestra (esempio) suonano italiano sputato, ma riescono ad adattare al meglio, nel processo di importazione, ciò che inevitabilmente porta oltreconfine nel cercare ispirazione. Mutatis mutandis la pasta dei Videoneve potrebbe essere analoga. Ma la faccenda gravita attorno a un terreno su cui è già stato calpestato il calpestabile. Non riesco a trovare, nella loro musica, un solo elemento cui appassionarmi. Non riesco neanche a fare paragoni precisi per rendere l’idea a chi legge: è roba della cui esistenza sono perfettamente a conoscenza, ma che mi rifiuto, per sopraggiunte esigenze umane, di ascoltare. Chiunque ami la musica e non si limiti al semplice ascolto ma si imbarca in prima persona nell’arte di maneggiare uno strumento, si sa, andrebbe comunque lodato. Ma sono discorsi che si presumono, sottintesi, di default. La critica va oltre tale semplice presupposto. La pasta c’è perché i pezzi girano, piacciano o meno. Ma è decisamente scotta…
(info: http://www.videoneve.com/)

Roberto Villani
(02/05/2005)




 
Live Reports - Date Concerti - Special - Libri&Cinema - Forum - E-Cards
navigatoreA3.jpg navigatoreB3.jpg
navigatoreA9.jpg
navigatoreA11.jpg navigatoreB11.jpg
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Freak Out C. so. Vittorio Emanule 43, 80059
Torre del Greco (Na) Italia
telefax 0039 (0)81 8822687