Palkoscenico - s/t (autop./Audiozone)

“A gente chest vo’ nu palcoscenico” cantava il grande Sergio Bruni. E Palkoscenico non è che la dimostrazione d’affetto di un gruppo di quattro ragazzi dell’ hinterland napoletano che hanno così voluto imprimere, anche nei riferimenti nominali, una forte impronta di napoletanità alla loro musica e al loro progetto. Con il loro esordio omonimo autoprodotto, infatti, i Palkoscenico hanno ripreso un discorso – interrotto qualche anno fa – che cerca di mescolare la napoletanità (con tutto quello che il termine implica) appunto, a suoni dub, ska, reggae e rock più in generale. Evoluzioni di suoni, estensione di una poetica che ha posto Napoli nel decennio scorso tra le scene più creative del panorama non solo nazionale. E i nomi sono quelli che tutti conosciamo, due uber alles, Almamegretta e 99 Posse. Ma sarebbe sbagliato e ingiusto ingabbiare il lavoro di questi quattro ragazzi in un cliché, racchiuderli in una scia. Loro ricercano, sperimentano e vanno oltre. È la Napoli che cerca di riappropriarsi della creatività e della sperimentazione che le sono proprie. Sperimentazione che ovviamente non tralascia la sconfinata tradizione (e l’omaggio a Bruni non è un caso). Buona base di partenza è la voce roca del leader Raffele (Lello) Tramma, chitarrista del gruppo (accompagnato da Sossio Ranucci, al basso, Giovanni Siesto alla batteria e Antonio Tramma alle “tecnologie”, synth bass, synt jen), che, però, può e deve sfruttare di più le sue potenzialità vocali; voce alla quale, tra l’altro, si affiancano testi accurati. E allora possiamo trovare le folkeggianti “More e sentimento” e la bella “Kabalà”, la durkheimiana “Stato anomico”, e Palkdub, o il riadattamento della poesia di Galante “ ’O specchio antico”, fino al rock di “Tra noi”. Dopo averli visti “live” in un posto un po’ troppo costipato per le loro sonorità e in una serata che oltre a essere un concerto è stata una grande festa, li si aspetta in luoghi a più ampio respiro, dove sicuramente divertiranno e si divertiranno di più.

Francesco Raiola
(11/07/2005)




 
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